Roma: in manette i pusher che avevano venduto le dosi letali alla ragazza morta a Monte Mario

Dal luglio 2019 i Carabinieri avevano una indagine aperta per la morte di una ragazza di 31 anni. Si tratta della giovane trovata priva di vita in un appartamento a Monte Mario. A distanza di 9 mesi i militari della compagnia Trionfale, hanno arrestato tre albanesi ritenuti responsabili di “concorso in spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e, per uno di loro, di morte quale conseguenza di altro reato”. Accuse pesantissime verso i 3 e soprattutto verso uno di loro, reo di aver venduto la dose letale di droga alla ragazza.

La vicenda

La storia come dicevamo, è di circa 9 mesi fa, cioè dell’8 luglio 2019. Quel giorno in un appartamento della Capitale, precisamente in zona Monte Mario, fu rinvenuto il cadavere di una ragazza di 31 anni. Una ragazza scomparsa di casa da 48 ore e sulla quale i Carabinieri avevano avviato le ricerche dopo la segnalazione dei genitori della ragazza.

Rintracciata la ragazza, i sanitari del 118 non poterono fare altro che constatarne il decesso. Nella perquisizione dell’appartamento, accanto al corpo senza vita della vittima, furono rinvenute droga e strumenti utili ad assumerla. Dopo l’autopsia, la causa della morte fu addebitata ad una overdose.

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Le indagini e gli arresti

Da quel giorno sono scattate le indagini degli investigatori, che hanno portato alla scoperta di un giro di droga che aveva negli albanesi i responsabili. Albanesi dediti al traffico di cocaina ed il gruppo, composto da tre pusher che durante le indagini, svolte con tecniche particolari, sono stati ritenuti responsabili dell’accaduto, in quanto i soggetti che hanno venduto la dose letale alla ragazza. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma ha convalidato il fermo richiesto dalla Procura della Repubblica in sede, applicando per tutti la misura cautelare in carcere.

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