Continua a seminare i suoi nefasti effetti il sistema delle case di riposo per anziani all’interno del territorio regionale. Ai tanti casi già riscontrati nelle passate settimane, ora si aggiunge quello relativo alla Clinica Latina, Rsa di San Giovanni di cui la Regione Lazio ha disposto l’isolamento. A consigliarlo è stato l’accertamento della positività di 12 operatori e 10 pazienti. Mentre si è alla ricerca di due operatori che hanno preferito non presentarsi per l’effettuazione del tampone.
La nota emessa dalla Asl Roma 2
Sulla questione è stata emessa una nota da parte della Asl competente, Roma 2. Nel documento si afferma che sarebbe ancora in corso l’indagine epidemiologica da parte della Asl Roma 2, mentre si è deciso l’isolamento della struttura situata tra via Gallia e via Cilicia. Inoltre è stato disposto il trasferimento dei pazienti all’Istituto Spallanzani. Adesso dovrà essere la direzione sanitaria della clinica a fornire adeguata informazione ai famigliari dei pazienti. Nel frattempo, però, come è ormai consuetudine, sono state accertate le inadempienze della struttura riguardo ai contenuti indicati nell’ordinanza regionale.
Un vero e proprio buco nero
Mentre prosegue l’audit sulla Clinica Latina, va rilevato che le case di riposo, anche laziali, continuano a rivelarsi un vero e proprio buco nero, come del resto era emerso nelle settimane passate. Tanto da spingere i sindacati a definire le Rsa alla stregua di lazzaretti, con gli anziani vittime di pratiche tese ad ottimizzare il profitto.
Lo stesso Assessore alla salute della Regione Lazio, Alessio D’Amato, aveva provveduto a stigmatizzare l’accaduto, affermando di voler prendere in mano il dossier relativo alle case di riposo una volta attenuata l’emergenza. Un proposito che, però, sembra come al solito arrivare quando i buoi sono scappati dalla stalla. Con conseguenze devastanti per la salute di ospiti e operatori delle strutture incriminate, su cui sta del resto indagando la magistratura.