Dopo il quinto caso di coronavirus registrato nella rimessa di Tor Pagnotta, le Rsu (Rappresentanze sindacali unitere) chiedono con forza l’effettuazione di tamponi per tutti i lavoratori dell’Atac. La richiesta, insieme a quella di uno staff sanitario aziendale, è contenuta in una lettera inviata al presidente Paolo Simioni e al direttore al Personale.
Richieste già avanzate in passato
Va però detto che le richieste in questione erano già state avanzate nei mesi passati, quando proprio la rimessa di Tor Pagnotta aveva registrato i primi casi di Covid-19. Senza che però dall’azienda arrivassero risposte positive in tal senso. Un problema che rischia di sfuggire di mano, alla luce di una Fase Due che sta già ponendo non pochi problemi, proprio a causa della necessità di far rispettare il distanziamento all’interno delle vetture viaggianti.
I test sierologici previsti attualmente
Va anche ricordato che nei giorni scorsi sono stati avviati i test sierologici. I quali, però, non sono previsti per tutti. La somministrazione dovrebbe essere effettuata su un campione di casi, 800 su 11mila, quindi 50 per ogni rimessa, sempre su adesione volontaria. Un modello reputato assolutamente inadeguato per i sindacati. Che ora chiedono quindi i tamponi per tutti i dipendenti Atac.
Arrivano mezzi privati a supporto dell’Atac
Da lunedì 18 maggio saranno 70 pullman privati Gran Turismo ad affiancare il servizio pubblico per cercare di dare sollievo ad una situazione dei trasporti abbastanza problematica. I mezzi preleveranno utenti dalle stazioni della metro A e B per portarle verso il centro. Si tratterà di linee espresse, che prevedranno solo un paio di fermate lungo il tragitto. A bordo delle linee previste, che partiranno dalle stazioni metro di Ponte Mammolo, Anagnina e Laurentina, saranno validi i biglietti e gli abbonamenti Metrebus Roma e Lazio validi nella zona tariffaria A.