AMA di nuovo sotto osservazione da parte della Procura di Roma. La Guardia di Finanza è infatti tornata a sequestrare documenti presso il Campidoglio e nelle sedi di Ama, Bnp Paribas Real Estate Sgr, oltre che all’archivio notarile.
Stavolta sotto la lente d’ingrandimento della magistratura sarebbe il Centro Carni di Via Palmiro Togliatti. Un nuovo capitolo, quindi, per una vicenda che sembra poter assumere una rilevanza ancora più grande di quella che si pensava e che è comunque da ascrivere ad una precedente fase della politica romana.
La vicenda del Centro Carni
L’inchiesta della Procura sembra interessata a capire se la stima della struttura di Via Palmiro Togliatti, quotata 139 milioni di euro, sia congrua al reale valore dell’immobile, gestito da un fondo immobiliare da Bnp Real Estate Sgr.
Proprio in quest’ottica i Finanzieri si sono recati all’Archivio notarile, con il preciso intento di recuperare la perizia sull’immobile.
Tra le altre cose, i magistrati sembrano intenzionati a capire cosa sarebbe potuto succedere nell’ambito dei lavori di ristrutturazione già previsti, ma che ancora non sono scattati.
La vicenda della Tari mai versata nelle casse comunali
Si tratta quindi di un nuovo filone di inchiesta, nell’ambito di quella che era già stata aperta sulla questione del falso in bilancio innescato dal mancato versamento della Tari. Una vicenda per la quale erano già stati iscritti nel registro degli indagati gli ex vertici aziendali e da cui è uscito ufficialmente Rodolfo Murra.
Restano invece sotto inchiesta l’ex presidente del Consiglio di amministrazione, Daniele Fortini, l’ex consigliere Carolina Cirillo e Antonella Giglio in qualità di ex amministratore unico di Ama.
Spetta ora ai magistrati stabilire se anche altre persone vadano iscritte nell’elenco degli indagati, una decisione che sarà presa dopo la consultazione dei documenti sequestrati per la vicenda del Centro Carni.