Se il basket italiano è fermo, in attesa di sapere quando si potrà ripartire, già impazza il mercato in vista della prossima stagione. E uno dei primi colpi riguarda proprio la Virtus Roma, che ha visto l’addio di Amar Alibegovic, passato alla Virtus Bologna.
Un addio del resto previsto, alla luce del fatto che in casa Virtus si attende di sapere se qualche imprenditore avrà voglia di spendere per permettere alla capitale di salvare uno dei suoi simboli sportivi.
Alibegovic saluta Roma
L’addio di Amar Alibegovic era ormai praticamente scontato. L’ala grande bosniaca, con passaporto italiano, ha infatti dato vita ad un’ottima stagione, mettendo in mostra una notevole crescita tecnica. Simboleggiata dai 10,5 punti e 7,2 rimbalzi presi mediamente nel corso delle gare disputate in LBA.
Il suo passaggio a Bologna, però, rappresenta una piccola sorpresa. Se è vero che era appetito dalle vu nere, sino a pochi giorni fa sembrava ormai destinato all’Olimpia Milano. Resta comunque un notevole rimpianto per la tifoseria romana, che avrebbe voluto vederne la conferma. Resa però impossibile dalle vicende societarie.
Non si muove ancora nulla sul fronte societario
Intanto, si attende di sapere qualcosa sul fronte societario, dopo l’annuncio dell’addio da parte della famiglia Toti. Se si era vociferato in relazione all’interesse di qualche imprenditore, nelle ultime ore sembra calato il silenzio totale su quanto sta avvenendo. Un silenzio che non si se interpretare in positivo o in negativo.
Va specificato che in questo momento l’impegno per una squadra di basket non è certo allo stesso livello di quello per un club calcistico. Basti pensare che il budget della Virtus Roma nell’ultima stagione è stato di circa 4 milioni di euro.
Una cifra quindi non eccessiva, ma che difficilmente può essere ripagata in un ambito come quello tricolore. La speranza, quindi, è di trovare un mecenate in grado di catalizzare intorno alla nuova Virtus l’entusiasmo di una tifoseria che, comunque, anche quest’anno ha mostrato di poter essere un fattore di non poco conto.
About The Author
