La nuova frontiera dello spaccio, con una organizzazione capillare e strategie che ricordano il welfare aziendale ed il marketing. Questo ciò che aveva messo in piedi una organizzazione criminale dedita allo spaccio di droga a Roma e che oggi è stata messa a tappeto da una maxi retata di Carabinieri e Guardia di Finanza che hanno portato a 42 arresti. La zona interessata al blitz delle forze dell’ordine è quella di Tor Bella Monaca, a Roma.
42 arrestati tutti dipendenti e capi di una organizzazione che riusciva a produrre 300 mila euro al mese dallo spaccio di sostanze stupefacenti. Dei 42 arrestati, per ben 32 si sono aperte le porte delle carceri, mentre per i restanti dieci ci sono stati ordini di divieto di dimora a Roma. Tutti gli arrestati appartenevano alla medesima organizzazione criminale dedita al narcotraffico con base operativa nel quartiere di Tor Bella Monaca, a Roma.
Una maxi operazione della Direzione Distrettuale Antimafia e della Procura
Il blitz è avvenuto nella mattinata del 9 giugno e proviene da due operazioni distinte, che sono state fuse in un’unica retata. L’associazione era strutturata a piramide, con i suoi componenti che rivestivano ognuno un ruolo ben determinato, tra dirigenti, soggetti preposti al taglio e confezionamento della droga, pusher, vedette e recuperatori di danaro. Il gruppo criminale era coordinato da Leonardo Bevilacqua detto “Bruno lo Zingaro” e Manolo Romano detto “Pisolo”. La vendita al dettaglio veniva fatta da pusher tra i 17 ei 45 anni, maschi e femmine, di diversa nazionalità e organizzati su turni.