Sono state ore difficili, di incertezza per la Regione Lazio, ma alla fine il sospiro di sollievo c’è stato: la regione rimane in zona gialla. I contagi da variante Covid inglese negli ultimi giorni avevano messo a serio rischio l’Rt regionale che è rimasto comunque inferiore a 1 (0.98 per la precisione). La situazione generale del paese rimane critica: l’Rt medio nazionale è salito a 1.06 e molti sono i dubbi che si sono presentati all’interno dell’Istituto Superiore di Sanità. Brusaferro ha chiesto aiuto specialemente alle regioni.
Covid: la situazione a Roma
Nella Capitale i dati di ieri rispetto alla diffusione del Coronavirus sono in lieve calo: nelle tre Asl capitoline sono stati registrati 659 casi (con un decremento di 41 casi nelle ultime 24 ore), di cui un solo ricovero. 9 i decessi con patologie (-3 rispetto a due giorni fa). I numeri della provincia sono in clamoroso ribasso: i casi registrati ieri sono 367, 48 in meno rispetto a quelli registrati due giorni fa.
I decessi di ieri sono 4 (due giorni fa ne erano stati registrati 6). Nonostante le numerose segnalazioni nelle scuole per le varianti di tipo inglese e brasiliana, Roma resiste agli attacchi del Coronavirus e risponde con il decremento di ogni tipo di dato. Segnale importante per la città eterna che era stata messa sotto osservazione soprattutto visto che le altre città del Lazio hanno registrato un impennata di casi durante questa settimana. In città, dato che la regione è rimasta in zona gialla, si potrà continuare ad andare nei bar e nei ristoranti.
Cosa si può fare e cosa no
Per questa settimana rimangono quindi in vigore le norme da zona gialla: i bar, i ristoranti rimangono aperti fino alle 18 con possibilità di servizio al tavolo solo a pranzo, dopo solo asporto e delivery. Restano anche i negozi, mentre i centri commerciali saranno chiusi nel weekend. Il coprifuoco è attivo dalle 22 alle 5 del mattino.