Andrea Bernaudo, presidente di Liberisti Italiani e candidato sindaco di Roma, ha espresso i suoi pensieri attraverso una nota stampa. Il politico, rivolgendosi al Governo, ha spiegato che il governo di Virginia Raggi è «policamente abusivo» in quanto il suo mandato è scaduto. Bernaudo si è scagliato anche contro Calenda affermando che il leader di Azione è troppo presente in televisione.
Bernaudo contro Raggi e Calenda
Il presidente di Liberisti Italiani Andrea Bernaudo si è espresso contro i suoi avversari per la corsa a sindaco della Capitale. In particolare il politico ha parlato di Virginia Raggi e di Carlo Calenda attraverso una nota stampa diffusa nel corso della giornata di ieri.
«Adesso basta! Le elezioni di Roma di ottobre saranno l’evento politico più importante e lo saranno fino alle prossime elezioni nazionali. Roma è una delle più importanti centrali appaltanti d’Italia, il sindaco di Roma – quanto a visibilità e potere – pesa più di molti ministri», ha scritto nella nota il politico.
Grazie alla nota il presidente di Liberisti Italini ha spiegato che la loro volontà è quella di chiedere «subito due cose». La prima riguarda l’attuale sindaca Virginia Raggi, mentre la seconda riguarda Carlo Calenda.
«Al Governo il commissariamento dei sindaci delle grandi città a partire da Roma, da domani politicamente abusivi, perché non possono continuare a farsi altri 6 mesi di campagna elettorale – a spese dei contribuenti – esercitando il potere e godendo di una visibilità che non è più giustificata dal voto popolare. Il mandato è scaduto», ha spiegato Bernaudo.
«E poi chiediamo agli organi competenti Agcom e Commissione Vigilanza Rai di vigilare, cosa che finora non e’ stata fatta, anche sulle comparsate televisive dell’onorevole Calenda, che da 7 mesi continua la sua campagna elettorale da presunto candidato sindaco di Roma a reti unificate e senza alcun contraddittorio», ha continuato con le richieste il politico.
Nella nota Bernaudo si interroga su «Quanto vale economicamente una sovraesposizione del genere? È corretto che costui sia l’unico candidato in campo, distorcendo così la realtà e la libera e corretta informazione dei cittadini chiamati al voto? Tutto questo a 6 mesi dalle elezioni deve finire».
«Per quel che ci riguarda noi siamo pronti a confrontarci pubblicamente anche in contraddittorio con chiunque aspiri a diventare sindaco di Roma. Ma non possono piu’ esserci candidati di serie A, candidati di serie Z e sindaci senza mandato politico in campagna elettorale», ha concluso il leader di Liberisti Italiani.