La Virtus Roma ha ceduto davanti a Sassari, in una gara giocata a porte chiuse. Una sconfitta propiziata da un primo tempo inguardabile, in cui gli uomini di Bucchi hanno praticamente lasciato campo libero agli avversari. Nella seconda frazione di gioco c’è stata invece una notevole reazione, che ha portato il team capitolino ad un solo punto da Sassari. Alla fine, però, la prima frazione si è rivelata un macigno insormontabile.
Virtus Roma, l’assenza di Jefferson ha inciso moltissimo
Tra i fattori principali della sconfitta va annoverata anche l’assenza di Davon Jefferson. Il centro, infatti, è stato costretto ad assistere alla gara a causa di un dolore al ginocchio. La sua assenza ha in pratica aperto vere e proprie autostrade ai centri ospiti, in particolare a Bilan ed Evans. Pini e Alibegovic si sono infatti dovuti sacrificare contro avversari più alti e alla fine hanno pagato uscendo per falli. Coadiuvati da un James White che stavolta ha dato un buon contributo, mostrando una promettente crescita di condizione.
Come sono andati Webster e Barford
Naturalmente c’era grande curiosità per Corey Webster e Jaylen Barford, i due nuovi arrivati del mercato. Il neozelandese era appena arrivato e non si era praticamente mai allenato coi compagni. Ha potuto giocare una ventina di minuti a scartamento ridotto, mettendo a segno 7 punti. Più consistente l’apporto dell’ex pesarese, che di punti ne ha messi a referto 13. Molto negativo però il suo 1 su 9 da tre, del resto in linea con il dato di squadra. Proprio l’imprecisione nel tiro da fuori ha alla fine fatto la reale differenza tra le due squadre.
Buona la prova di Alibegovic, Buford e Kyzlink
Ancora una volta la spina dorsale della squadra è stata formata da Alibegovic, Buford e Kyzlink. In particolare l’ala grande ha dato un notevole contributo su entrambi i lati del campo, cercando di limitare i lunghi di Sassari, anche senza l’aiuto di un vero e proprio pivot come Jefferson. Per Buford e Kyzlink vale invece il discorso fatto per Barford: la loro prova è infatti stata sporcata dalla notevole imprecisione nel tiro da fuori, del resto un fattore ormai tristemente ricorrente nell’annata della Virtus.
Virtus Roma: la situazione si aggrava
Altra nota dolente della surreale serata del PalaEur è stata la concomitante vittoria di Trieste contro Pistoia. Una vittoria che rende in pratica obbligatorio per il team capitolino vincere in terra giuliana. Se e quando si giocherà, considerato come nella giornata di ieri siano tornate a fare capolino voci di una nuova sospensione del campionato. A questo punto è praticamente tutto in alto mare e resta solo da capire come sarà possibile terminare l’annata.