Roma è in ginocchio: questo è lo stato della capitale al momento, secondo la sindaca Virginia Raggi. Una presa d’atto logica di quello che ha significato il coronavirus per la Città Eterna, del resto in linea con l’effettiva realtà.
Soprattutto il settore del turismo si trova a dover fare i conti con una situazione già drammatica e che non promette miglioramenti. In questo quadro, la prima cittadina di Roma esorta lo Stato a fare la sua parte, a sostegno di chi si trova a fare i conti con un vero e proprio cataclisma.
Virginia Raggi: a Roma la crisi è arrivata prima del coronavirus
A sostegno delle sue parole, la sindaca ha anche ricordato come a Roma la crisi sia addirittura antecedente all’arrivo del Covid 19. Già prima che scoppiasse il contagio, infatti, erano iniziate a piovere le disdette delle prenotazioni turistiche, che riguardano il periodo sino alla prossima estate.
Un quadro desolante, monitorato in continuazione con le associazioni di categoria, ormai da settimane. Tale da tradursi in perdite economiche devastanti. Roma è praticamente al tappeto, come affermato dalla Raggi nel corso di “Stasera Italia”, in onda su Rete 4.
I romani stanno rispettando i divieti
L’attuale inquilina del Campidoglio ha poi ringraziato la cittadinanza che, a parte alcune minoranze, ha sinora rispettato le indicazioni del governo. La chiusura dei locali ha in pratica posto la fine alla Movida, per un periodo che dovrà servire a stabilizzare la situazione. Un ringraziamento che naturalmente è stato allargato a tutti coloro che si stanno adoperando per riaffermare la presenza statale. A partire dagli operatori sanitari, gli agenti della Polizia, i militari, gli autisti dei mezzi pubblici, gli operatori dell’Ama.
Il pensiero della Raggi per chi sta soffrendo
La Raggi non ha poi dimenticato di estendere il suo pensiero a tutti i lavoratori in difficoltà: ai camerieri, ai baristi, ai parrucchieri, agli estetisti, ai tassisti, all’esercito delle partite Iva. Una lunga serie di persone che stanno scontando il prezzo di una crisi di proporzioni gigantesche, di fronte alla quale la sindaca ha voluto riaffermare la necessità di una forte presenza dello Stato.
Se, infatti, la giunta capitolina sta studiando un piano per andare incontro alle categorie in difficoltà, è del tutto chiaro che sarà necessario un aiuto da parte del governo. In particolare, lo Stato dovrà porre l’Europa di fronte alla gravità della situazione per potersi mettere nelle condizioni di intervenire efficacemente. Un intervento che dovrà avere come obiettivo non soltanto aiuti alle imprese, ma anche ai cittadini più poveri.
Gli aiuti chiesti dagli albergatori
Naturalmente, a Roma la categoria più colpita al momento è quella degli albergatori. I quali hanno già provveduto ad inoltrare la prima richiesta per affrontare l’emergenza: non pagare la prima rata della tassa di soggiorno. Spingendo il comune a cancellare la prima scadenza.
Una decisione del tutto dovuta, considerando come il turismo si trovi di fronte a prospettive desolanti, in considerazione della pioggia di disdette arrivate e in arrivo. Situazione che ha già compromesso la prossima estate.